Caillebotte Gustave (1848-1894)
Caillebotte fu un pittore
impressionista francese e da subito un
collezionista della pittura
impressionista. Caillebotte ha studiato
sotto Bonnat ed ha presentato i suoi primi "Raschiatori di palchetto"
al salone nel 1875 che è stato immediatamente rifiutato. Ha partecipato
a tre delle esposizioni
impressioniste. Nel 1874 dopo la morte di suo
padre ha ereditato una fortuna considerevole. Ha utilizzato i suoi mezzi
finanziari per trasformarsi in uno dei patroni primari degli
impressionisti, acquistandone una vasta collezione. Durante i suoi
ultimi anni ha dedicato meno tempo alla pittura e più tempo a navigare e
lavorare nel suo giardino. Caillebotte è morto di congestione polmonare
in 1894. Nelle sua ultime volontà ha affidato la sua intera fortuna
nonché la collezione delle sue opere al governo francese che le ha
esposte in un primo momento al Museo di Lussemburgo. Oggi quaranta
dipinti dalla sua collezione sono appese nel Museo d' Orsay. Scrive
Rodolphe Rapetti: la partecipazione di Caillebotte alla seconda mostra
impressionisti si è dimostrato decisivo. Esibendosi per la prima volta
con i pittori con cui aveva fatto gruppo e con i lavori realizzati nel
corso dei due anni precedenti, l'artista ha presentato un insieme di
opere che riflette le sue ambizioni, un insieme che oggi colpisce,
poiché si compone interamente di dipinti importanti. Fra questi, il
giovane alla finestra che unisce anche uno scorcio della città, non
diverso delle viste simili dipinte da altri
impressionisti con la figura
di uno spettatore, una figura scura forse ispirata dalle scene di
interni su cui Caillebotte stava lavorando allora. Il centro punta su
una luce esterna brillante e sulla relativa penetrazione nell'
appartamento, nel riflesso nella finestra della figura posta in ombra e
nella vista esterna sulla via, che indica un ordine del giorno che
sollecita la novità così come la ricerca del realismo. Cinque anni più
tardi l'artista ha adottato lo stesso schema compositivo di base in
un'altra pittura dalla disposizione simile, uomo su un balcone,
trattandolo però in maniera abbastanza diversa. Il
confronto delle due
versioni di questo tema si dimostra istruttivo. Nel secondo dipinto Caillebotte ha cambiato chiaramente la scena per evitare eccessive
similitudini: la stanza è quasi oscurata, la vista sulla via è
nascosta dal fogliame e dalla posa della figura dell'uomo elegante si
intuisce che sembra pronto per uscire o ad ascoltare qualcuno che lo
chiama, così come ci suggerisce il suo sguardo fisso sul boulevard. Al
contrario, il giovane alla finestra implica una descrizione molto più
precisa ed è dipinto con un registro espressivo molto differente. La
relativa intimità differisce nel carattere da quello del dipinto
precedente ed il relativo ambiente psicologico è tipico degli impianti
in cui l'artista ha descritto i membri della sua famiglia negli interni.
La posizione dell'uomo (è il fratello più giovane del pittore, Renè )
con le mani nelle tasche, fissa una figura apparentemente simile ad una
siluette femminile nella via, la poltrona che affronta la finestra, la
città deserta e l'immobilità della carrozza, ci parlano di inattività,
di tempo sprecato. I dipinti in cui Caillebotte ha aperto la sua
finestra dell'appartamento sulla city parigina oscillano fra queste due
tendenze: da una parte, l'accettazione globale del impressionismo
estetico con pitture dominate dalla sensazione, con una sensibilità per
il colore e su una certa vivacità nel trattamento; dall'altra parte,
l'introspezione, con conseguenti immagini del paesaggio urbano infuso
con un temperamento apparentemente meditativo o persino malinconico.
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